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12 gennaio 2017

Blackout


È da un po' che non scrivo e sono abbastanza indietro con le recensioni. Ho davvero tanti film e tante puntate da recensire. Ma ho le mie ragioni.
Tra l'università e le feste ho avuto davvero poco tempo per concentrarmi sul blog e i momenti di pausa li ho sfruttati per leggere Blackout di Simone Vinciguerra.

Partiamo da diversi presupposti.

Mi ero un po' annoiata di leggere libri ambientati in mondi distopici. Ne avevo le scatole piene dopo Hunger Games, Divergent e Maze Runner. Però mi sono fidata di Simone che "conoscevo" come MrSimonoh su Youtube. Ebbene sì, è il libro di uno Youtuber, ma aspettate a fare la faccia schifata. Non racconta assolutamente di come si alza, di cosa mangia e di cosa fa quando non fa video. È un vero romanzo, un romanzo con la R maiuscola.

In questa recensione non metterò il reparto spoiler perché preferirei invogliarvi a leggere il libro senza raccontarvi troppo.

Ecco la trama presa direttamente dal libro.

TRAMA: Come reagireste se, d'un tratto, la vostra vita venisse sconvolta dalla guerra e vi ritrovaste intrappolati in terra nemica, costretti a combattere contro la vostra stessa nazione pur di sopravvivere? Questo è ciò che succede a Niat, dopo aver raggiunto Hiberna, terra nemica della sua nazione: Nashé. Al suo arrivo, un susseguirsi di esplosioni lo trasportano nel caos: non sa cosa succeda, vede solo morte e distruzione. Gli bastano poche ore per scoprire che ha assistito a un attacco terroristico da parte della sua nazione. Ma qual è il motivo? Come avranno fatto ad attuarlo? Non c'è il tempo di porsi queste domande, il governo di Hiberna dichiara guerra a Nashé, ordinando il massacro e la persecuzione dei nashiiti sul territorio. Dopo le esplosioni, Hiberna è in stallo: un blackout totale impedisce comunicazioni e spostamenti. Niat è in trappola. Non può tornare a casa, verrebbe riconosciuto subito come nashiita e fucilato senza esitazione. Con i mezzi di trasporto bloccati e una condanna a morte che pende sulla sua testa, capisce che l'unico modo per sopravvivere è infiltrarsi tra i militari di Hiberna, gli unici in grado di riportarlo a casa. Sempre che non lo scoprano prima...


Stile: Il libro è scritto in prima persona e io amo i libri scritti in prima persona. Ti danno l'opportunità d'immedesimarti nel personaggio, di sentirti partecipe e di provare le stesse emozioni che prova il protagonista. Linguaggio forbito ma senza esagerazioni, libro lungo ma scorrevole che ti lascia col fiato sospeso ma risponde a (quasi) tutte le domande che ti poni.
Ci sono stati momenti in cui ho pensato: ma è uguale a quel libro! Neanche due secondi dopo, mi rimangiavo tutto.
Non è una copia di nulla. Con tutti i libri del genere che ci sono in circolazione può capitare di dire "ah sono tutti uguali". Questo no. Lo può sembrare un attimo ma poi ti rendi conto che è completamente diverso.
È un susseguirsi di flashback e scombussolamenti in cui non capisci cosa sta succedendo, ma tutto viene spiegato poco dopo.
L'idea dei flashback è stata la scelta migliore per questo genere di libro. Ti tiene attento, curioso.
Nel presente ti poni delle domande, a cui trovi risposta nel flashback, che però ti fa porre altre domande a cui trovi risposta nel presente. È un susseguirsi di domande e risposte che ti permettono di finire il libro tutto d'un fiato.
Oltre ai flashback si aggiungono anche dei sogni che rendono il tutto più complesso ed enigmatico. Non capisci quando iniziano. Ti sembra che la storia continua. Poi capisci e dici "Questo libro è uno spettacolo".

Personaggi: Essendo un libro scritto in prima persona, non hai la possibilità di farti una tua idea sul personaggio che stai conoscendo. Questo perché prima ancora di conoscerlo c'è Niat che ti parla di lui e ti "plagia" con le sue idee. Può sembrare una cosa sbagliata ma in realtà è il modo ideale di leggere questo libro. Ti godi maggiormente i colpi di scena inaspettati.
L'unico personaggio di cui ti puoi fare un'idea è Niat. Essendo il protagonista è quello che si impara a conoscere di più. Eppure ti continua a stupire fino alle ultime pagine. Ci sono momenti in cui lo vorresti prendere a sberle e momenti in cui te lo strapazzeresti di coccole.
Mi sarebbe piaciuto conoscere meglio altri personaggi, che hanno avuto meno spazio all'interno della storia però capisco che non è facile raccontare tutto senza scrivere troppo. Già sono 500 pagine così, parlando di tutti i personaggi non sarebbero bastate 700 pagine.

Significato: Essendo un libro che parla di guerra fa ovviamente riflettere. Ti metti nei panni di un ragazzo che non ha mai visto una guerra, le ha solo studiate, e si ritrova nel bel mezzo del caos. Per di più dalla parte sbagliata. Immaginate di andare in un altro stato per lavoro o per vacanza e il vostro stato gli dichiara guerra mentre siete là. È tutto un caos: siete nemici dello stato, non potete tornare a casa ma dovete cercare di sopravvivere.
Perché nessuno impara dal passato? È quello che succede ancora ora.
Ti fa davvero riflettere e pensare a cosa potrà succedere al nostro mondo se la tecnologia continua ad espandersi così velocemente e finisce nelle mani sbagliate.

Finale: Ovviamente, come già detto prima, non spoilero nulla. Però voglio un premio da consegnare al finale di questo libro. È uno spettacolo. Hai letto quasi tutto il libro, ti mancano gli ultimi capitoli, credi di aver capito tutto ormai e di essere ad un passo dalla risoluzione del mistero. È qui che ti sbagli. Non hai capito niente. Gli ultimi quattro capitoli stravolgeranno tutto. Non capisci più nulla.
C'è confusione tra realtà e sogno. Sta sognando o sta succedendo davvero?

Critiche: Ebbene, come ogni recensione che si rispetti, ci devono essere anche le critiche. La perfezione non esiste e lo sappiamo tutti.
  • Alcune domande rimangono senza risposta. La maggior parte vengono spiegate ma alcune rimangono lasciate così, senza un accenno, senza nessuna soddisfazione nel sapere cosa è successo quella volta che il discorso ha virato rotta.
  • Alcuni personaggi vengono dimenticati e non si hanno più notizie da loro.
  • Il finale come ho già detto è uno spettacolo. Però, ti lascia l'amaro in bocca perché rimani scioccato e l'unica cosa che ti viene in mente è "deve esserci un continuo!".
Riflessioni finali: Come si è potuto capire da tutto ciò che ho scritto, il libro mi è piaciuto e non poco. È una di quelle letture che hai paura di finire per non abbandonare la storia a cui ti sei legata e quando lo finisci ti rendi conto che non è realmente finita perché speri che ci sia un continuo. E mentre speri e attendi con ansia la notizia del secondo libro ti fai le tue idee e gli dai il tuo finale ideale in modo da non rimanere troppo delusa se non esce il continuo.
Vi consiglio veramente di leggere questo libro perché fa riflettere, fa piangere, fa ridere, fa scioccare e fa incazzare. Ti mette davanti a cose che non credi possibili. Ti fa vedere l'amore da un altro punto di vista. Ti fa vivere l'odio e il razzismo in prima persona.
Ricordandosi che è il primo libro di uno scrittore emergente, è un capolavoro.
Inoltre nella versione e-book c'è un capitolo che racconta della nascita del libro e fa capire quando tempo e denaro abbia investito Simone per avverare un suo sogno.

Siamo tutti bravi a criticare e a parlare male delle cose fatte dagli altri. Ma se ci sentiamo così onnipotenti perché non le facciamo noi stessi?

VOTO 9/10


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Canale Youtube MrSimonoh → https://www.youtube.com/user/MrSimonoh


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